Ci sono aspetti del Content Marketing che a volte sfuggono. Ed è un vero peccato.

Si, perché il Content Marketing non riguarda soltanto la creazione di contenuti ottimizzati lato SEO o non è solo un mezzo da usare per parlare di un determinato prodotto/servizio/brand.

In realtà ci sono molte più dimensioni da considerare, così come hanno fatto alcuni brand, creando  nuovi format e dando vita a nuove strategie pensate per andare oltre questa visione semplicistica. Eccone alcuni.

1. Red Bull

Di certo sarete incappati anche voi in un evento sponsorizzato da Red Bull, ma la novità introdotta a cui mi riferisco, più che nella creazione di eventi memorabili, perlopiù sportivi, sta nella capacità del brand di creare notizie.
Per intenderci, sono quelli che hanno sponsorizzato il lancio di Felix Baumgartner dallo spazio, raccontando tutta una serie di storie affascinanti su questa spettacolare impresa, storie che hanno permesso di attrarre l’attenzione del grande pubblico.
Senza contare i video pubblicati sul loro canale Youtube e sulla Red Bull TV.

2. Go Pro

GoPro è un marchio che rappresenta videocamere/fotocamere “indossabili”, resistenti all’acqua e agli urti, che in questi anni è riuscito a costruire una strategia di content marketing unica, scegliendo di non scegliere.
Un’intuizione semplice quanto geniale: non soffermarsi tanto sul prodotto, quanto andare alla ricerca di video sul web per mostrare, attraverso la Content Curation, quello che i clienti/utenti riescono a fare con esso, trasformandoli così in “evangelisti della marca” ed “eroi” (“hero”, appunto) nella vita di tutti i giorni.

Come per Red Bull, anche in questo caso la maggior parte dei video selezionati è focalizzata su sport e avventure estreme, tanto che nel 2016 i due brand hanno deciso di creare una partnership esclusiva a livello globale che comprende la produzione di contenuti, la loro distribuzione, l’attività di cross-promotion e l’innovazione di prodotto. In cambio della partecipazione azionaria di Red Bull in GoPro, quest’ultima è diventata così fornitrice esclusiva di Red Bull della tecnologia di imaging per catturare i filmati delle produzioni e degli eventi mediatici organizzati da Red Bull in oltre 100 paesi.

I contenuti prodotti vergono poi distribuiti attraverso il GoPro Channel, dove GoPro è anche molto attiva nel rispondere e interagire con i propri utenti e dove i clienti/utenti che hanno girato i filmati selezionati diventano brand ambassador, aiutando così a diffondere ulteriormente la popolarità della marca.

3. Mc Donald’s

Mc Donald’s ha recentemente fatto da apripista nel mondo della pubblicità unbranded, invitando semplicemente a cercare su Google il luogo, il ristorante, dove trovare  la Coca Cola che ha il gusto migliore, senza quindi citare il proprio brand.

Il risultato?
1. I risultati della ricerca, ovviamente, mettono ai primi posti Mc Donald’s
2. La ricerca produce contatti
3. I risultati sono quantificabili attraverso gli analytics.

Cosa c’entra Google? Niente, nel senso che non ha nessuna parte attiva ma viene solo sfruttato come motore di ricerca.

Semplicemente geniali.